La Banca centrale europea ha rialzato i tassi


10 Aprile 2011 - Dopo circa due anni il costo del denaro nella zona Euro è tornato a salire, in virtù della decisione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea ( Bce ), che ha deciso di portare il tasso di riferimento all’1.25% dal precedente 1%.

Era il 7 maggio 2009 quando la Bce portò il livello dei tassi al suo minimo storico per fronteggiare gli effetti della grave crisi finanziaria.

Secondo quanto spiegato dal governatore Trichet, la decisione permetterà non solo alla zona Euro ma a tutta l’Europa in generale di assicurare la stabilità dei prezzi a medio termine, visto il riaccendersi dell’inflazione, giunta oramai alle soglie di 2.5%.

Per il numero uno della Bce la politica monetaria attuale resta accomodante e la decisione presa contribuirà a sostenere la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Il ritocco all’insù dei tassi comporterà maggiori oneri per migliaia di famiglie che si trovano a dover pagar le rate di un mutuo a tasso variabile; secondo una stima del Codacons potrebbero essere circa 30.000 i nuclei familiari non più in grado di pagare i propri debiti.
Secondo le stime della Cgia di Mestre l’aumento della rata su base annua di un mutuo a tasso variabile dovrebbe essere di circa 130 euro a famiglia, mentre il rialzo del costo del denaro dovrebbe interessare oltre 2.200.000 nuclei familiari.

La Bce vigilerà attentamente sulle fiammate inflattive per evitare dannosi rialzi. Critiche da parte della Fed, la banca centrale statunitense, che ha accusato l’Istituto europeo di pensare solamente a governare l’inflazione.

Maurizio Zani - XageneFinanza2011



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