La paura di default dell’Ungheria contagia le Borse


5 Giugno 2010 - I timori di default dell’Unghera hanno provocato forti arretramenti nelle Borse mondiali.

A Milano l’indice Ftse Mib è sceso del 3.79% a 18.734 punti e l'All Share ha perso il 3,6%. Pesanti gli arretramenti di Intesa Sanpaolo e Unicredit, con perdite superiori al 5%. Male gli energetici, gli industriali e le società di telecomunicazione.

A innescare la miccia è stata la dichiarazione del portavoce del neoeletto primo ministro ungherese, Viktor Orban, che ha incolpato il precedente Governo di aver alterato i conti.

Il commissario dell’Unione Europea agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha buttato acqua sul fuoco, ritenendo esagerato parlare di un rischio default per l'Ungheria, che ha compiuto importanti progressi nel consolidamento dei conti pubblici.

Moody’s ha dato un giudizio incoraggiante sull'Ungheria, che ha buoni precedenti nella gestione delle crisi di bilancio.
< br> Sull’andamento negativo delle Borse ha anche inciso il dato sul mercato del lavoro statunitense con dati a maggio positivi sul fronte della disoccupazione, scesa dal 9.9% al 9.7%, ma peggiori rispetto alle previsioni degli analisti.

Nel frattempo, l’euro è sceso al di sotto di 1.20 contro dollaro, ai minimi dalla primavera del 2006.

XageneFinanza2010



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