Patrimoniale: la proposta della CGIL


27 Marzo 2011 - La CGIL ha lanciato la proposta di una tassa sulle Grandi Ricchezze sul modello francese, con un’imposta dell'1% a carico delle famiglie con una ricchezza complessiva superiore agli 800.000 euro.
La tassa potrebbe generare un gettito di circa 18 miliardi di euro l'anno.

La tassa secondo al CGIL dovrebbe colpirebbe solo il 5% della popolazione italiana, il più ricco e ricchissimo. Sarebbero soggetti a tale imposta tutte le famiglie la cui ricchezza complessiva, mobiliare e immobiliare, sia superiore gli 800.000 euro l'anno al netto dei mutui e delle altre passività finanziarie.

Alcuni esempi di come agirebbe l'imposta grandi ricchezze basati sui valori contenuti nelle rilevazioni sui bilanci delle famiglie della Banca d'Italia:

1) Una famiglia di lavoratori dipendenti che, a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef, è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 130.000 euro e detiene 10.000 euro quasi tutti in depositi bancari, con solo un 10% in titoli di stato, obbligazioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 140.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze.

2) Una famiglia di pensionati che, a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef, è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 500.000 euro e detiene 250.000 euro in depositi bancari, titoli di stato e obbligazioni, per un totale di 550.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze.

3) Una famiglia di lavoratori dipendenti che, a prescindere dal reddito imponibile ai fini irpef, è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 450.000 euro, un'altra casa con un valore di 250.000 euro ma che paga un mutuo su questa di 20 anni ( per un montante di 150.000 ) e detiene anche 100.000 euro in depositi bancari, titoli di stato, obbligazioni, azioni, partecipazioni, per un totale di 650.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più.

4) Una famiglia di imprenditori e liberi professionisti che, a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef, è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 500.000 euro, un'altra casa con un valore di 300.000 euro e detiene 100.000 euro in depositi bancari, titoli di stato e obbligazioni, azioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 900.000 euro di ricchezza netta, pagherebbe 1000 euro ( IGR= 900.000 X 1% - 8.000 euro [ detrazione fissa data dalla soglia ] = 1.000 euro ).

Fonte: CGIL, 2011

XageneFinanza2011



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